Pala per Forno EffeUno P134H.
PROVA SU STRADA!


Chiarimento doveroso.

Nel forum de La Confraternita della Pizza interagisce un’umanità stupenda e disponibile. I rapporti sono così belli e spontanei che ci si abitua presto a farsela prendere benissimo. E questa incantevole tendenza potrebbe fuorviare nell’attimo in cui lo scrivente decidesse di esprimere un punto di vista personale, senza venire intaccato da convenevoli, melasse, buonismi e quant’altro. Sottolineo questo punto, perché sono un profondo sostenitore della critica costruttiva e altamente oggettiva, come unica panacea per creare una persona, una comunità, un mondo migliori. Quindi è con questo spirito che mi appresto a digitare due righe sulla Pala EffeUno creata dal forumista Ustica 61! Nessun bacio e abbraccio dunque, ma tanta onestà rivolta soprattutto a chi deve decidere quale accessorio comperare, ma non conoscendomi si fa salire la sacrosanta diffidenza verso il campanilismo facile dei forum di discussione. Punto.



Tempo fa ho giocato a fare un po’ il Roman Abramovič di Roma Nord, investendo denaro sul potente forno EffeUno P134H e la massiccia impastatrice MEC-ITALIA B7.
Un uno due senza pensarci troppo e una riflessione su come un click di mouse per un bonifico bancario, ti alleggerisca le tasche di quasi mille euro in un soffio!
Ma vabbé Roman è Roman e quando si muove si deve muovere per bene.

Insomma, la lunga attesa del forno EffeUno ti dà modo di ragionare a freddo e fantasticare su universi fatti d’impasti di pizza sublimi e accessori per lo sfornamento prestigiosi come i rubinetti dorati dei lavandini dei bagni di Roman, appunto!
E presto o tardi, volutamente o meno, l'appassionato di pizza va a finire dentro questo luogo qui, c’è poco da fare…

USTICALAB

E scopre che mastro Pier Paolo fa sul serio e che per l’occasione ha forgiato una pala dedicata al forno EffeUno.
E tu con l’impostazione del consumatore comune mortale cominci a parlottare con la mente: “Vabbé, questa è roba troppo tecnica e chic, a me serve una paletta basic di quelle semplici, poiché sulla praticità e non sull’oggetto di prestigio…”
Sì sì, pure io facevo ragionamenti del genere, ma il morbo di Roman è lì a perseguitarti come un fantasma, fingi di non udire le sue catene che tintinnano di notte e alla fine cedi!
Scrivi due righe a Ustica 61, t’informi sui costi della pala, ti fai due calcoli, poi ti sale il demonio vero, le orecchie diventano incandescenti, ti dici “Ahò, avemo fatto trenta famo trentuno!” e decidi di ordinare la tua pala EffeUno personalizzata.

E ragazzi, sono denari spesi benissimo.

Ti arriva il manufatto a casa tutto impacchettato, scarti la carta, afferri il manico, ti giri e rigiri la pala per minuti interi come fosse un racchettone da mare, simuli due tre infornate fittizie tanto per gradire, ma la faccenda muore là, perché è tutta realtà virtuale, mentale e l’effetto magico scende come una pioggerella di stelline fatate solo quando la pala è davanti alla bocca dell'EffeUno incandescente e pronto per l’uso.
E allora lì capisci la differenza fra guidare una Fiat Panda sulla Roma-Napoli e guidare un Suv enormissimo con tutti i comfort e i computer di bordo!
Un altro pianeta.
Certo che a Napoli col pandino ci arrivi uguale, chi dice il contrario, ma con un’auto adeguata il tempo ti passa meglio e la velocità di crociera ti fa vivere la guidata con gaudio e riconoscenza verso tutti gli inventori di automobili!

La pala a riposo, è dotata di un manico poderoso e la sua stazza al peso si fa sentire.
Questo a riposo però…

Perché quando sopra ci poggi la pizza pronta all’infornata, la pala diventa una piuma e la qualità e la compattezza del legno non possono farti sbagliare!
L’impasto scivola sulla refrattaria che è una poesia.

Storicamente, dei tanti aspetti che il pizzaiolo deve affrontare, quello della cottura non è il mio preferito.
E invece ieri mi sono divertito come un matto; non vedevo l’ora di preparare i condimenti ed infornare l’ennesima pizza!

Non pensavo che del semplice legno utile a spostare un impasto da una parte all’altra, potesse regalare esperienze così avvincenti (una pizza, per fare lo sborone coi miei ospiti, mi è pure scivolata per terra).

Insomma io ve lo dico.
Oggi sono qui a confermare una verità eterna:

Chi più spende meno spende!

E per i prodotti di Pier Paolo, 'sto aforisma assume significati qualitativi abnormi!

Complimenti, porcozio!


Kurando.
Luglio 2014.

Giano Zafferallo. Gambero Bronx. Fabio Di Cesidio.