Esordio inenarrabile.
Sold Out al botteghino, pubblico festante, adrenalina esplosiva.
Dubbiosa attesa per l’apparizione in sala dell’arcinoto attore Bruce Campbell (vedi locandina).
Non era vero ovviamente, anche i più scemi lo avevano capito, ma non alcuni eminenti siti dell’horrorweb, che ufficializzarono la presenza a Roma dell’artista statunitense! Fu uno spasso.
Quasi mezzanotte, ogni cosa al suo posto, tutto sotto controllo. Forse anche troppo, di lì a poco infatti la catastrofe…
All’epilogo di Bubba Ho Tep, due perdigiorno dei nostri (scoprimmo poi dagli esami fotografici), infervorati dalla schermaglia digitale di Elvis Prestley contro La Mummia, s’arrampicarono sulla passerella a ridosso dello schermo e simularono una furibonda scazzottata analogica. Ovazione dei presenti (ridestati dall’andamento narcotico del film di Coscarelli), poco dopo titoli di coda, accensione delle luci e nella parte bassa dello schermo un’antipatica rientranza a forma di buco!
Fu sufficiente un elusivo brusio di sottofondo che i padroni del cinema fiutarono la falla.
Venne giù l’Apocalisse! Venimmo cacciati via in tronco e zero giri di parole.
Fuori dello stabile, veleni, minacce, spintoni, qualche sputo (l’ho visto io!), tutto davanti ai nostri nuovi spettatori. E a far la parte del leone furono proprio loro, gli spettatori, che con riguardo e comprensione si congedarono dall’arringa senza chiedere alcun tipo di rimborso. Neanche il tempo di offrirgli le due bombe alla crema promesse…
Da quel dramma germogliarono storie e leggende metropolitane e noi ci edificammo la nostra fortuna…