Urla
spropositate, ghignoni scomposti per questo James Gunn qui. Fautore di
uno scoppiettante, divertente, teso, sanguinolento, viscido
popcorn-lumaca-splatterone-movie.
Prima parte massicciamente meglio della seconda, con un monumentale
Michael Rooker nella parte del vecchio Grant, che a voi registi vi dico
fatelo lavorare in tutti gli horror del mondo, rapato in quel modo con
la testa skin, il viso scolpito, il collo taurino, gli occhiali tedeschi
a goccia, quel mascellare inferiore prognatico da paura. Vederlo
recitare è un portento e Gunn mi piace già solo per questo.
E insomma, Slither segue lo stesso fortunato schema di quel film che c’è
piaciuto tanto, quel Cabin Fever puzzone che mostrava virus a cazzo e
ambientazione brada attraverso il solito classico paesino del sud, dove i
cittadini modello in verità sono dei fottutissimi mattacchioni. E anche
Gunn fotografa alla perfezione l’andamento innocuo di una cittadinella
americana, dove tutto sonnecchia pacioso, le persone sanno a memoria
ognuna i cazzi dell’altra e dove con i poliziotti ti ci prendi il
whiskino tranquillo e gli racconti ogni cosa. Per capire a fondo quanto è
vincente la scelta del luogo, basti pensare che a un certo punto c’è la
festa del Cervo, con tutti gli astanti che ballano l’alligalli di
quelle parti e col cugino di Neil Young che dal palco intona musiche
fiche di quelle lì country contagiose e cadenzate.
Poi nelle parti hot dove c’è l’azione dico non ne parliamo neanche!
Seimilioniduecento FUCKYEAH di Cristo Santo quando ad esempio al vecchio
Grant gli si allunga il braccio e per sbrigarsi a scappare l’arto
sgommarello gli sbatte per casa da tutte le parti. Inoltre ci sono
personaggi che mettono allegria tipo il sindaco sboccato che gli mancava
solo si smucinasse le palle davanti alla macchina da presa.
Ah, poi c’è un pezzo cult irreale e assurdissimo (spoiler), dove una
certa Brenda – che pare sdoganata da film famosi di mostri alla
Hellraiser o Cabal - diventa una palla di carne gigantesca tipo
settecento suini rosa fusi tra loro. E la battuta eccezionale dei
poliziotti, "Adesso ti portiamo subito in ospedale", "E che cazzo vuoi
che le facciano in ospedale Bill!". Quanto ho riso.
Il bello è che la trama non presenta nulla di originale, sembrano tutte
cose già viste, ma è come se Gunn avesse preso ognuna di queste cose già
viste e le avesse ritoccate facendone una bella copia impeccabile.
Poi vabbè, l’assalto delle lumache balorde, le scatarrate a lunga
distanza, il ritorno degli zombi lumaca e la super roccaforte di Pablo
Escobar nel finale, capitanata dal vecchio Grant ridotto oramai a un
ammassone di carne Society mai vista!
Ah, poi l’arma che uccide Grant è di quelle improbabili in cui ti dici,
ma non è vero, non è possibile, non ci sono proprio i presupposti fisici
per una cosa del genere, però fa molto anni '80 e dunque viene promossa
anche l’arma risolutrice.
Da vedere per forza.
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Potere al Popolo che si oppone alla cinematografia di merda (Cecil B.Demented)
lento e ciccione tu morrai
temo King Ghidora
Porcoddena PADRETERNO
Registrato: 14/09/04 23:14 Impiego: Lasciamo stare Messaggi: 4436 Località: Roma nun fa la stupida stasera
Inviato: Dom Lug 09, 2006 6:54 pm Oggetto:
Una domanda seria: ma c'è qualcuno che - prima di aver visto il film - DAVVERO legge quello che ne scrive Kurando?