NUOVA APERTURA. 50 KALÒ di Ciro Salvo.
Impressioni a caldo dall'inviato più severo: il mio palato!
Postilla partenopeo/metereologica.
- Zio Kurando, ma tu a Roma la pizza dove la mangi?
- Da un sacco di parti.
- Sicuro. Ma qual è un posto irrinunciabile, di quelli dove non puoi farne proprio a meno?
- Che domande. Ma Napoli ovviamente...
E infatti io oggi stavo là.
A me piace da matti il cinema del terror, soprattutto quelle pellicolacce dove ci sono villaggi deserti ma col mostro in agguato.
E oggi Napoli era così.
Una città vuota e bagnata come un pulcino per via delle pioggierelle che andavano e venivano.
Al che mi rivolgo a te, caro fratello napoletano. E ti domando.
Quando scende la pioggia, ai nativi del capoluogo campano cosa succede?
Non ho prove scientifiche, ma comincio a pensare che la vostra bellezza come popolo dipenda da due fattori genetici in perenne contrasto.
Uno che riceve sole dall'alto e produce propellente napoletano al 100% e l'altro altamente suscettibile alle piogge, totalmente idrofobo, tremendamente idrorepellente alla viscosità dell'acqua!
Oggi all'ora di pranzo di un ordinario sabato, tutte le cattedrali della pizza verace erano semi deserte. Tutte!
Da Tutino alla stazione ferroviaria dove sono approdato fino al rione Pignasecca, passando per i Tribunali.
Un paradiso in terra per l'intenditore famelico di pizza, sempre in agitazione per via delle lunghe file che lo attendono prima di varcare uno di questi regni dell'impasto fumante!
Amici. Come mai ogni volta che becco sei gocce sulla fronte succede questo fenomeno?
Qualcosa mi sfugge.
E nel dubbio e l'incredulità, non sono stato di certo a guardare... dirigendomi per l'appunto a Mergellina...
Insomma.
Ne ho sentite svariate sull'impasto e le relative alte idratazioni di Ciro Salvo.
Finalmente l'ho assaggiato e quindi posso dire la mia.
L’esito nell'insieme è senz’altro positivo, ma c’è un particolare che mi ha colpito e affondato…
A livello di qualità e varietà dei condimenti l'ho trovato piuttosto nella norma (inteso sempre a bei livelloni, mi pare chiaro), ma l’effetto spiazzamento, quello che m’ha lasciato lì a pensare, è proprio il tanto chiacchierato impasto!
Per descriverne la consistenza non basta parlare di sofficità.
Questa cosa la dicono un po’ tutti.
Allora c’ho pensato e ripensato e finalmente ho trovato il modo più efficace per descriverne la sensazione all’assaggio. Una sorta di stupore che ti fa un po’ accigliare, perché mentre mastichi e mandi giù non riesci a collegare dove avevi già pasteggiato un cibo con quelle specifiche.
E ve lo dico io qual è la consistenza della pizza di 50 Kalò.
Volete mangiarla senza dover arrivare a Napoli?
Allora prendete un bel Marshmallow gigantesco, mordetelo a occhi chiusi e studiatevi le sensazioni che vi regala su lingua, palato e interno guancia.
Ecco! Questa è la pizza di Ciro Salvo.
T’arriva davanti, tu la tasti un po’ con forchetta e coltello per studiartela.
Sembra gommosa, di quelle tipiche che mangi a Roma quando te le fanno napoletane senza impegnarsi più di tanto e invece quando addenti il primo pezzo, diosanto, regala una sensazione incredibile.
Davvero inedita per il mio palato.
Leggera che ti si scioglie in bocca, me ne sarei mangiate altre sei!
Bellecose in definitiva.
Kurando.
Febbraio 2014. Giano Zafferallo. Gambero Bronx. Fabio Di Cesidio.
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