Luglio 2010.
E che ci vuole.
Rimedi una manciata d'animi convinti e tiri su una fottuta rock band.
La musica - zoppicante o impeccabile che sia - alla fine sgorga sempre dallo strumento, ma a fare la differenza resta l'assoluta convinzione nei gesti.
E gli occhi di Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori spiegano all'istante quello che ho da dire.
Uno sguardo costantemente infervorato, convinto, allucinato. Totale.
Ken Saro Wiwa vive.
(A sangue freddo de Il teatro degli Orrori)
[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]
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