Luglio 2010.
Mi rincoglionisco di cinema da una vita.
E ho ben chiaro il fenomeno di quando un autore e la propria arte precipitano in caduta libera dentro un buco nero del cazzo.
Penso a Dario Argento (non plus ultra dell'ecatombe creativa), l’unico regista che è riuscito a spazzare via la meritata reputazione di Maestro, con una imbarazzante produzione dalla metà degli anni 80 in poi.
Un'involuzione talmente palese che ritengo non abbia eguali nel panorama mondiale.
Ma è di M. Night Shyamalan che volevo parlare.
Autore del famigerato ma prudente Il Sesto Senso (poteva spingere sull'acceleratore del terror e invece s'è imposto il limitatore di velocità trattandosi dell'opera che gli avrebbe permesso di fare il botto in ogni latitudine), del notevole Unbreakable - Il Predestinato, del pregevole Signs e del bellissimo (e da riscoprire) The Village.
Ma da Lady in the Water in poi la critica di tutto il mondo (in particolare quella statunitense) ha cominciato a storcere il naso voltandogli le spalle. Stessa cosa accaduta e portata all’esasperazione con E venne il Giorno e l’Ultimo Dominatore dell’Aria.
E sembra che anche il pubblico abbia preso a dargli contro in ogni occasione, come nel caso del trailer di Devil proiettato al cinema e a cui Shyamalan è legato per via del soggetto: tempo fa circolava un video amatoriale (prontamente rimosso dal web), che mostrava la reazione divertita e dileggiante degli spettatori nell’attimo in cui il cognome del regista appariva sullo schermo.
Trovo divertente che gli americani impazziscano ancora per Argento e siano invece così severi e ostili nei confronti dell’indiano.
Per come la vedo io, mister Manoj Nelliyattu rispetto al povero Dario può permettersi tranquillamente almeno dieci film di merda consecutivi prima di farmelo odiare sul serio e mandarlo definitivamente affanculo.
Voglio dire, una pellicola sempliciotta, traballante e innocua come Lady in the Water vale mille milioni di volte una Terza Madre.
(Immagine del trailer di Devil rimosso dalla Rete)
[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]
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