Agosto 2010.
Prima o poi ognuno dovrà affrontare quelle pratiche quotidiane che caratterizzano gli adulti.
Tipo il nodo della cravatta.
Nell'era pre Internet c'era poco da fare. A poche ore dall'inizio della cermonia di zia Flaviana, il ragazzino, rincoglionito dal risveglio coatto dell'alba e obbligato a vestirsi col vestito buono, si svoltava il nodo della cravatta da papà o dal fratello maggiore.
"Babbo, mi fai il nodo della cravatta per favore?"
"Ma Aldo, hai tredici anni e ancora non hai imparato a fartelo da solo?"
E di solito Aldo, alla classica redarguita del genitore indaffarato, se ne fregava altamente con un'alzata di sopracciglio (io vado a caccia di fringuelli con la mazzafionda lì alla marana, sai che me ne frega a me della cravatta).
Ecco. Io ho sempre fatto un po' come Aldo.
Solo che adesso, a quasi settant'anni di età, chiedere in giro un nodo della cravatta, è un po' come farsi sorprendere in automobile con le dita nel naso a snocciolare smoccoli senza tregua.
Di un mortificante quasi palpabile.
Per questo, dopo la penicillina, l'ombrello e Internet, ritengo YouTube un'invenzione senza precedenti.
Perché conterrà pure gigabite di filmati che testimoniano la miseria umana, ma se uno ci si mette di buzzo buono può scovare i consigli e gli insegnamenti della nonna più tosti di sempre.
(La cravatta. Come fare il nodo semplice)
[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]
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