Settembre 2010.


In ogni aspetto dell'esperienza umana, esiste l'approfondimento e l’approssimazione.
Se non m'interessa il gioco del calcio, non potrò mai comprendere tutte le analisi, le previsioni e gli scazzi che aleggiano nell'aria la mattina presto quando vado a fare colazione al baretto sotto casa. Se mi vedo una trasmissione in tele tanto per ammazzare il tempo, non potrò mai fare collegamenti o confronti con altri programmi simili. Così come se non frequento locali mondani, non potrò mai carpire certe finezze della moda del momento o le sottotrame per stabilire chi è un tipo In o uno Out.
E quando un contenuto viene approfondito con interesse, in genere è sempre una goduria intrinseca saperlo riconoscere e trattare con cognizione di causa.
Questo genere di appagamento mi è capito in occasione dello svagatissimo e sboccato video di Rachel Bloom. Un autentico atto d'amore e di rispetto nei confronti di un vate della letteratura del calibro di Ray Bradbury.
Solo che la Bloom per esternare la sua devozione, ha messo a puntino una discordanza culturale che in tempi caotici come quelli di Internet non può che mettere di buon umore...
Un Maestro statunitense con la m maiuscola, simbolo di uno scrivere e cogitare d'altri tempi, omaggiato da un mix esplosivo di pose e messaggi espliciti che fanno molto rebel-teenager, accompagnati da un rocckettino mesto/melodico del cazzo alla Avril Lavigne. Per chi conosce i libri di Ray, ci sono rimandi e ammiccamenti alla sua opera bellissimi!

A parte tutto, se personalmente me lo trovassi davanti, eviterei senz'altro di dirgli Scopami, Ray Bradbury, ma vorrei un sacco stringergli la mano con la stretta forte del marinaio per avermi regalato un miracolo di formazione come Il Popolo dell'Autunno e un racconto incredibile come La Folla.





(Rachel Bloom. Fuck me, Ray Bradbury [sub ITA])


[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]