Marzo 2011.
Per indole prediligo quelle genti col dono divino d’infondere agli altri i loro saggi insegnamenti.
Si chiamano Maestri e il segreto non è il tentativo di emularli senza costrutto, piuttosto quello di accorgersi per tempo di avercene uno davanti e trarne quindi il massimo beneficio.
Nelle immagini del filmato, intrise di vita d’India al cento per cento, il dottore Senior (che in questa sede chiameremo Nonno Josh) in compagnia del dottore Junior (che con affettuosità chiameremo il Barba) sembrano sapere il fatto loro. Dal contegno disinvolto, lo sguardo consapevole e i ragionamenti ricolmi di significati, tutto farebbe presupporre di avere davanti due veri maestri. Ed è certo come la morte che avranno storie incredibili da raccontare e segreti mirabolanti da rivelare, ma l’ordinario svolgimento del loro esercizio odontoiatrico farebbe rivoltare le budella pure alla peste suina!
E non dico di fare come i maniaci occidentali dell’asepsi suprema, schifiltosi compulsivi che non salgono sui mezzi pubblici senza il loro gel igienizzante per le mani, ma neanche di entusiasmarsi per questi sciamani d’oriente, che mettono e levano denti in scioltezza fra uno sciame di mosche fameliche e un gargarismo di sangue infetto sputato nell’acquitrino putrido.
E come il buonsenso vuole, per fortuna la verità sta sempre nel mezzo.
Strette di mano e ammirazione per Falk Peplinski, fautore di questo micro documentario, incitante riflessioni profondissime su come la realtà venga plasmata in base alla diversa capoccia di ognuno. Che vede quello che vuole vedere.
(The Dentist of Jaipur, by Falk Peplinski)
[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]
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