Giugno 2010.
Chissà. Forse la lenta ma inesorabile Rotating Kitchen di Zeger Reyers sottolinea l'essenza dell'OGGETTO nella sua materialità, prigioniero come noi tutti della forza gravitazionale.
Ma io ci vedo anche l'accumulo di ammennicoli che limitano le nostre possibilità di manovra.
Durante la visione di questi ipnotici e distruttivi undici minuti (l'utensile animato diventa temibile), l’invito è quello di ridimensionare l’oggetto in sé, qualsiasi esso sia e qualunque utilità indispensabile rappresenti e riconsiderare l'abitazione come un perfetto luogo zen, scevro d'ogni materia se non da noi stessi.
(Rotating kitchen di Zeger Reyers)
[Ragionamento e commento di FABIO DI CESIDIO a.k.a. Fabbione a.k.a. Dottor Kurando]
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