Le recensioni cinematografiche più schiette del Web

FRATTURA (id.)

Di Omar Pesenti, con Jacopo Del Santo e Veronica Borgo; formato: 1.78:1; 2007


Premessa: il testo sarà costellato di link. Cliccateli tutti.

"Frattura? E che è??"
Una volta tanto, vi sarà possibile leggere la recensione e poi, subito dopo, vedere il film scaricandolo da internet, in tempi brevi e senza il rischio che la vostra ragazza se ne vada al cinema con Marco bollandovi come "Sfigati" (nonostante sia comunque vero). Questo 'Frattura', infatti, è un cortometraggio amatoriale liberamente disponibile per il download (per il link guardate in fondo al testo), anche se il filmato di "amatoriale" ha ben poco.

Prima di tutto, un po' di storia: è capitato altre volte che ci occupassimo di realizzazioni fatte in casa, sottoposte alla MMG dai diretti interessati, coraggiosi e ansiosi di essere sbertucciati davanti a tutti, ma non è questo il caso. 'Frattura' ha fatto parte del Reign of Horror, un festival on-line di corti amatoriali horror, organizzato da Alex Visani, uno che di queste cose se ne intende (almeno così dicono). Dietro proposta del Dottor Kurando, l'edizione 2007 del Reign of Horror ha visto la partecipazione del PhantaPhilm Group (di cui fanno parte anche Motosega, Panzer e il sottoscritto) con il suo The Reich of Horror, un festival ("Di scoraggiamento costruttivo") parallelo al Reign che aveva un unico scopo: dare voce al pubblico stronzo che non te la manda a dire e che - anzi - proprio non vede l'ora di dirtela in faccia, per permettere ai cinemari di confrontarsi con i pareri violenti di chi non è tua madre, tua zia, tua nonna o una giuria in qualche modo "istituzionale", di quelle che spesso dicono "Deludente, ma si vede che sotto c'è impegno e talento, lo aspettiamo al prossimo lavoro che sarà sicuramente migliore". Eh no, "prossimo lavoro" un par di palle, l'inflessibile Reich è nato proprio per evitare che i registi della domenica facciano un "prossimo lavoro".
Inutile specificare che sono volati cazzi in faccia a decine: come la Storia ci insegna, la maggior parte (facciamo il 90%?) dei cortometraggi amatoriali è robaccia improponibile, ed era ora che qualcuno lo dicesse violentemente ai diretti interessati.
Ovviamente, però, non sono mancate le eccezioni ed il Reich (a cui hanno partecipato sia il PhantaPhilm Group che chiunque volesse prendersi la briga di dire la sua) ha premiato la migliore con una locandina, una fascetta da DVD e la recensione che avete sotto gli occhi (e sai che premio...).

Conoscendo un po' il mondo dei cortometraggi amatoriali (è bene specificarlo ogni volta per evitare di confonderli con quelle mega-produzioni che mandano in onda ogni tanto su Canale 5), a vedere i primi frame di 'Frattura' si rimane non dico a bocca aperta ma quasi: la cura posta nella direzione della fotografia, nel taglio delle inquadrature, nella colonna sonora e nell'aspetto generale del corto lasciano capire immediatamente che 'sto corto potrebbe essere tranquillamente proiettato al cinema e nessuno avrebbe da ridire nulla. La qualità della messa in scena, insomma, non ha nulla da invidiare ad un prodotto professionale costato centinaia di volte in più dei miseri (e dichiarati) 80 euro spesi da Pesenti per 'Frattura' (attrezzatura esclusa, ma i mezzi a disposizione non erano nulla di fantascientifico e irraggiungibile).
Naturalmente hanno lavorato tutti gratis, ma grazie ad un uso accorto del mezzo e a un po' di semplice buon senso, Pesenti e i suoi sono riusciti a far fruttare alla stra-meglio quel poco che avevano, evitando di cadere nella trappola mortale delle nozze coi fichi secchi e facendo sembrare un corto da 80 euro un filmato di quelli che ti rivolgi al regista dandogli del lei.

Un bel "bravo" ad Omar Pesenti, quindi, non glielo toglie nessuno: oltre alla regia, infatti, 'sto tizio è anche l'autore dell'ottima (ma sul serio) direzione della fotografia e del montaggio. Una bella dose di applausi se li merita anche Ron Meza, che ha firmato una colonna sonora che dà un grosso aiuto al filmato a stabilire un'atmosfera e un'identità ben precise.
Confezione curatissima, dunque, ma non solo: l'idea alla base del corto - per quanto non sia nulla che faccia gridare al miracolo - è abbastanza gradevole ed efficace da non farti maledire la tua vita e gli dei per quei dieci minuti trascorsi davanti allo schermo.

Certo, 'Frattura' non è perfetto: al di là di una panoramica andata e ritorno su un ufficio piuttosto superflua, il difetto più grande del corto è l'unica battuta pronunciata in italiano dal protagonista (l'espressivo Jacopo Del Santo). Non solo il corto avrebbe acquistato punti se fosse rimasto completamente privo di dialoghi, ma la pronuncia incerta (anzi, diciamo pure "un po' del cazzo", dai) di quella singola frase permette alla puzza di caciocavallo amatoriale di farsi sentire per un breve momento.
Comunque nulla che non si possa risolvere con un semplice ritocco alla traccia audio e - soprattutto - nulla di seriamente compromettente.

E insomma, zitto zitto, 'sto Omar Pesenti ha conquistato sia il Reign (dove ha vinto il premio di Miglior cortometraggio e Miglior regia) che il Reich (all'unanimità), portandosi a casa tante pacche sulle spalle e i complimenti di gente che - stavolta sì - lo vuole vedere (e lo aspetta al varco) all'opera su un altro filmato.

Ah, sì, dimenticavo: devo scrivere la citazione della MMG che è stata riportata sul retro della fascetta del DVD, sennò poi magari dicono che non c'è.
"Realizzato con estrema cura, ai livelli di un prodotto professionale".
Ecco.

E adesso basta parole, vedetevi 'sto benedetto 'Frattura':
Clicca qui per VEDERE la mortificante versione YouTube a dimensioni scorreggina
Clicca qui per SCARICARE la versione super-paracul-deluxe-di-cristo in Divx

Filippo

Filippo dice:


Ratings:

talmente brutto che e' ad un passo dal sublime

brutto, soldi buttati

cosi' cosi'

bello

bellissimo, da non perdere