Che uno mica può dare solo retta ai doveri quotidiani.
Così stamane ho appeso al chiodo i dannati impegni e sono andato in giro
a procacciami un po' di musica e un paio di filmetti, tanto per
vivacchiare agiato durante il fine settimana.
Stavo al bancone a chiedere al pischello quel film lì di quell’attore
lì, quando l’occhio allenato punta sulla bacheca degli annunci
pubblicitari. Stragonfia della consueta mondezza in bianco e nero, fogli
svolazzoni pieni di date che non sai mai a chi dare retta. Avrei voluto
snobbarli per principio, invece c’ha pensato per me un monolitico
smappazzone di quasi 80 pagine, bello che spillato, con la dicitura
stilosa NOVA MUZIQUE - NUMERO ZERO. L’attenzione era tutta rivolta a
quel carciofone mega pregno di materiale da sbirciare. Va da sé che ho
agguantato quei due chili di cellulosa e l’ho fatta mia.
Di solito m’imbottisco di cartaccia per un motivo pratico. Tornando a
casa mi tocca affrontare tre quarti d’ora di macchina in mezzo al
traffico. Così tra un semaforo rosso e una bestemmia automobilistica, mi
perdo a contemplare i vari incartamenti delle bacheche, li derido, li
soppeso, li conservo, li straccio in mille coriandoli e in questo modo
trascorro il tempo in serenità ed efficienza. Ovviamente alterno la
lettura alla guida al volante, così un giorno ho preso in pieno
un’anziana signora, triturandola di brutto. Procedeva coscienziosa (ma
non è bastato) sulle legittime strisce pedonali proprio mentre
adocchiavo un fogliazzo di un gruppo di punkabbestia che faceva esordire
dietro la pianola farfisa uno dei loro cani più inclini al punk...
E passiamo alla NOVAMUZIQUE. Al primo rallentamento sulla tangenziale
scopro che la redazione è ubicata proprio dietro casa mia. E questi già
sono forti secondo me, così, per campanilismo.
Alla seconda inchiodata
del guidatore che mi precede, mi sparo l’Editoriale di Bruno (... a capire
meglio il sottile confine tra indipendente e “compromesso”) e scopro che
NOVAMUZIQUE avanza controcorrente come i bambini sulle scale mobili,
sfangandosela per un paio d’anni su Internet e solo dopo imboccando il lungo tunnel del cartaceo (che o esci o ci
resti dentro... a voi l’interpretazione).
E proprio mentre scartavo di lato
un filobus che procedeva a passo d’uomo, l’occhio va a finirmi a pagina
43 e per poco non ci rimango secco!
Una celebrazione al CINEMA STATION e
al suo grande, inimitabile mattatore: Angelo.
Di lui ancora conservo con
orgoglio, a mò di amuleto spaccaculi, quel mesto messaggino telefonico
mandatomi il 23 Maggio 2006, ore 20:53: "Oggi è il triste giorno... Ho
chiuso!!!".
Angelino.
MODIFICATORE DELLE COSCIENZE CINEMATOGRAFICHE DEGLI INDIVIDUI.
Moralmente, da sempre, il tredicesimo componente di noialtri del
PhantaPhilm Group. Dentro quella videoteca ho assistito a scene così
virulente e borderline, che Kevin Smith avrebbe dovuto chiedere ad
Angelino, invece di fare di testa sua e infognarsi in produzioni sempre
più sceme.
Ed ora anch’io sono qui, come il lodevole Flabbio, a ricordare la più
bella e vivace realtà che una periferia abbia mai potuto vantare. E stia
allegro il cliente orfano, che il CINEMA STATION non era soltanto un
distributore di films ma soprattutto un fottutissimo modo di correlarsi
con la vita.
Flabbione in Dottor Kurando.
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Potere al Popolo che si oppone alla cinematografia di merda (Cecil B.Demented)
lento e ciccione tu morrai
temo King Ghidora
Deadtoday simoniaco
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Messaggi: 1106 Località: Il vaso di Pandora
Inviato: Sab Ott 14, 2006 5:29 pm Oggetto:
Che poi Angelo è il famoso Angelo di Appuntamenti letali giusto?
Mannaggia che ridere.
Nella seconda foto Angelino pare Mister Magoo sotto acido...
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che ti abbia preso del tempo si sente tuo debitore.Eppure il tempo è
l'unica cosa che nemmeno l'uomo più generoso del mondo sarà mai in grado
di restituirti." (Seneca)
Mai fidarti di un hippy (John King)
Porcoddena PADRETERNO
Registrato: 14/09/04 23:14 Impiego: Lasciamo stare Messaggi: 4897 Località: Roma nun fa la stupida stasera